Il thrust o più correttamente tecnica HVLA(high velocity low amplitude) è una tecnica eseguita ad alta velocità (input neurologico) e bassa ampiezza (precisione e sicurezza) che spesso genera un crack. Riguardo il thrust vi sono alcuni falsi miti tra cui: il thrust è doloroso, si può rimanere paralizzati, il crack è fondamentale per la buona riuscita della tecnica, è una tecnica dolorosa. Tutto ciò è ovviamente falso. Innanzitutto a fare crack non sono le ossa bensì bolle di gas presenti nel liquido sinoviale delle articolazioni che nel momento in cui si esegue la tecnica possono scoppiare. Tuttavia ciò non è imprescindibile per la buona riuscita della tecnica. L'HVLA non è doloroso e soprattutto non danneggia alcuna struttura se eseguita da personale qualificato. Il thrust ha invece molti effetti positivi: rilascio di endorfine antidolorifiche, genera un reset neurologico, ristabilisce la corretta soglia di attivazione muscolare, rilassa la muscolatura, ristabilisce la corretta biomeccanica articolare e molto altro.

Quello intercostale è un dolore che compare tra una costa e l'altra. Il dolore può presentarsi durante la respirazione ma anche a riposo o alla palpazione. La variabilità sintomatologica è dovuta alla presenza di diversi fattori scatenanti. Le cause possono essere: muscolari(contratture, stiramenti, strappi) ossee (fratture, incrinazioni vertebrali) nervose(compressioni discali) patologie d'organo. Ogni causa può scatenare sintomi diversi ma quello comune a tutti è il dolore riferito alla gabbia toracica. Il dolore causa difficoltà nel compiere respiri profondi ma di solito passa nel giro di pochi minuti. Il trattamento, se il problema è di natura osteo-muscolare-articolare prevede mobilizzazioni articolari, trattamento muscolo-fasciale a livello diaframmatico, prescrizione di esercizi di respirazione.